Il Chianti Classico non è solo un vino, ma è il risultato di una lunga tradizione e della passione delle persone che tutti i giorni si prendono cura dei vigneti del Gallo Nero. Nell’articolo precedente a questo abbiamo visto le prime quattro fasi del ciclo vitale della vite, scopriamo insieme le altre.
L’allegagione si verifica dopo la fioritura. In questa fase i fiori impollinati vengono sostituiti da piccole sfere, gli acini d’uva, pronti a crescere. I fiori non fecondati, invece, cadono e questo fenomeno viene indicato con il nome di colatura. Generalmente la colatura è un fenomeno fisiologico che interessa tutti i vigneti, ma in alcuni casi può diventare un problema.
Nella terza decade di agosto avviene l’invaiatura,ovvero gli acini d’uva iniziano a maturare e aumenta il contenuto zuccherino della polpa, mentre la buccia colore a seconda della varietà del vitigno.
Nel momento il cui l’equilibrio tra zuccheri e acidi raggiunge la perfezione si entra nella fesa della maturazione. Per il Sangiovese grosso questa fase, di solito, si raggiunge tra la terza decade di settembre e il 15 ottobre. Per il Sangiovese piccolo, invece, nella prima quindicina di ottobre.
Infine vi è il riposo invernale, che aiuta alla vite a eliminare insetti e parassiti grazie al freddo che, inoltre, contribuisce anche a rafforzare la pianta facendone maturare il legno. Con questa fase si conclude il ciclo vitale della vite.